5. Il coraggio di essere coraggiosi

Il coraggio di essere coraggiosi






Da sempre il coraggio viene riconosciuto come una delle virtù salienti in un leader.

In realtà, il coraggio riguarda molte più persone di quanto pensiamo.

E tra queste ci sei sicuramente tu.

Ci sono persone convinte di essere coraggiose ed altre di non esserlo. In realtà, il coraggio ha infinite sfaccettature, di cui però solo una minima parte viene riconosciuta e ricondotta a questa fondamentale competenza emozionale. Riconosciamo ed ammiriamo il coraggio in coloro che rischiano la propria vita per difendere quella di altri o anche soltanto un ideale, ma esiste una forma di coraggio più sommessa, più quotidiana e meno appariscente di cui siamo meno consapevoli, ma che ha comunque un enorme impatto sull'esistenza di ognuno di noi e della collettività in cui operiamo.

 

E' un po' come l'intelligenza. Ne sono state individuate decine di tipi (matematica, logica, linguisitica, sociale, spaziale, artistica, manuale, ecc.), eppure per la maggior parte di noi, la sola forma di intelligenza riconosciuta è quella legata alla capacità di acquisire informazioni per risolvere problemi e, più in generale, per adattarsi alla realtà circostante. Allo stesso modo, oltre al tipo di coraggio citato prima, ne esistono altre diverse decine di tipi che sebbene impattino fortemente sulla nostra realtà, non vengono generalmente riconosciute come forme di coraggio. Di per sé, la cosa sarebbe di scarsa importanza, ma a livello individuale le ripercussioni sono considerevoli.

 

La nostra autostima cresce e si rafforza sulla base di ciò che siamo in grado di realizzare, delle nostre capacità relazionali e sociali e delle scelte etiche che facciamo (per saperne di più, leggi il post "Tre modi per aumentare la tua autostima"). Tuttavia, non è tanto ciò che riusciamo a fare in uno di questi tre campi ad avere un impatto sulla nostra autostima, bensì il fatto di aver superato una o più determinate paure. Se per noi è una specie di seconda natura fare certe cose o certe scelte, la nostra autostima ne guadagna tutto sommato piuttosto poco. 

 

Se, ad esempio, sono un navigato venditore e mi viene chiesto di seguire un cliente particolarmente importante e per questo motivo anche piuttosto difficile, pur con tutti i rischi che ciò può comportare, se è l'aspettativa di un consolidamento della mia reputazione, di un maggiore guadagno o della possibilità di carriera a guidare la mia scelta, allora la mia autostima non ne beneficia in alcun modo. Diversamente, se il mio focus è sul fatto che la mia disponibilità ad affrontare un compito così rischioso possa portare beneficio all'azienda nel suo insieme, e soprattutto se la cosa mi spaventa a morte, allora la mia autostima ne guadagnerà enormemente. Pertanto, possiamo dire che


il vero coraggio viene fuori quando abbiamo

qualcosa da perdere, non qualcosa

da guadagnare.

 

Ed ecco il vero problema. Se coraggio ed autostima sono legati a doppio filo fra loro e non vedo in me alcun coraggio, allora non potrò nemmeno provare autostima ed il guaio è che una scarsa autostima molto difficilmente mi indurrà a mettere alla prova il mio coraggio, innescando così un circolo vizioso da cui è difficile uscire... ma non impossibile. Per riuscirci, però, è essenziale ribaltare ciò che sappiamo - o crediamo di sapere - sul coraggio, tenendo presente che:

 

Ogni individuo ha coraggio - non sto parlando di coraggio "potenziale", ma di coraggio reale, effettivo, di cui abbiamo già dato prova in passato e continuiamo a darne nel presente, solo che non lo riconosciamo a causa del punto successivo, cioè che...

 

Il coraggio è legato al nostro sistema di valori individuale ed a quello collettivo in un determinato contesto storico/ geografico - ogni epoca e latitudine lega il coraggio alla capacità di essere intraprendenti in un ambito a cui una data società o collettività dà particolare importanza. Un tempo, quando guerre e rivolte erano all'ordine del giorno, si riteneva coraggioso chi prendeva le armi e andava a combattere. Oggi, ad esempio, nel mondo occidentale, il coraggio si dimostra nell'essere agguerriti sul mercato ed essere spietati coi competitor. Poi, magari a casa, questi begli esempi di condottieri se la fanno sotto al solo pensiero di aprire il proprio cuore ed i propri sentimenti alle persone amate.

 

Nel mondo di oggi, e ancora di più in quello futuro, sono e saranno davvero tanti gli ambiti in cui possiamo dimostrare il nostro coraggio. Ad esempio, essere fedeli alle nostre scelte di vita (lavoro, famiglia, ideali, ecc.), in un mondo che persegue opportunismo e qualche gratificazione spicciola, richiede più forza e coraggio di quanto non sia mai stato necessario in passato e se ci riconosciamo in questo tipo di comportamento, non possiamo e non dobbiamo prenderlo per scontato, anche se il resto del mondo lo fa. Questo è fondamentale per la nostra autostima poiché solo riconoscendo il nostro coraggio, nonché lo sforzo ed il sacrificio personale che ne conseguono, possiamo rafforzare la percezione del nostro valore (altrimenti definita autostima).

 

Eccoti quindi alcune linee guida per lavorare sul tuo coraggio e, di conseguenza, sulla tua autostima.

 

Individua il tuo tipo di coraggio

Non fissarti sulle gesta eroiche da tramandare ai posteri, ma focalizzati su ciò che fai con una certa regolarità, anche (e soprattutto) se questo ti crea sempre un certo disagio. Magari non rischi la vita per salvare qualcuno, ma in compenso accetti di correre dei rischi con azioni che mettono a repentaglio il tuo status quo; oppure dici e fai le cose che pensi a prescindere dal giudizio altrui; oppure sfidi il sistema di valori (tuo o indotto da altri) se senti che ti va stretto; o ancora, accetti la strada del sacrificio e della rinuncia per un bene superiore; e poi, non ti fai bloccare dalla tensione e il disagio che ti crea una situazione, andando oltre verso il tuo obiettivo. Non è possibile elencare tutte le forme di coraggio, ma certamente puoi riconoscerti in una di quelle qui descritte. Non prenderle per scontate, poiché è importante che tu veda che sai e puoi essere coraggioso.

 

Passa ad un altro tipo di coraggio

Ora che sai di poter essere coraggioso, affronta una situazione che ti crea forte disagio e usa le stesse modalità che hai usato per superare una delle suddette situazioni. Le dinamiche sono le stesse, il contesto è ininfluente.

 

Fallo per te

Essere coraggiosi è comunque e sempre una scelta. Anzi, è proprio la scelta a rendere il coraggio così importante. Pertanto, non "sprecare" il tuo coraggio sulla spinta di ciò che altri o perfino i tuoi stessi "standard" di comportamento ti chiedono di fare. Fallo solo perché decidi di crescere come individuo.

 

Dai valore a ciò che fai

La nostra autostima cresce in base al valore che ci attribuiamo e che diamo a ciò che facciamo. Se per una forma distorta di modestia diamo tutto questo per scontato e non diamo il valore giusto ai nostri sforzi, la nostra autostima resta bloccata. Certo, non va strombazzato in giro, ma dentro di te... sì!

 

Infondi coraggio ad altri

C'è solo una cosa più potente di fare quanto suggerito qui: aiutare altri a trovare il loro coraggio. A meno che qualcuno non abbia in mente qualcosa di palesemente stupido, infondigli coraggio e fiducia in se stesso, mettendolo così nelle migliori condizioni per inseguire il suo obiettivo. Non è presentando tutti i "pro" e i "contro" che aiutiamo qualcuno, ma facendolo mettere in contatto con la sua forza interiore.

 

Il coraggio è e sarà sempre una condizione essenziale per una leadership efficace, quindi non possiamo girarci intorno. La cosa positiva è che ognuno di noi ne è dotato, ma temiamo di metterci in gioco. Quindi, il vero coraggio non sta nel fare ciò che temiamo di fare, ma nel correre il rischio di scoprire ciò che SIAMO in grado di fare. Per riprendere il titolo di questo post, "avere il coraggio di essere coraggiosi".

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